Grazie al nostro Centro Studi interno che analizza continuamente l’andamento delle prenotazioni e la tipologia dei viaggiatori con le loro richieste, nel luglio 2020 siamo stati i primi a registrare il nuovo fenomeno di chi, subito dopo il primo lockdown della nostra storia, ha scelto di spostarsi soprattutto fuori dalle grandi città privilegiando destinazioni secondarie meno affollate e ritenute più sicure, recuperando una dimensione di outdoor per troppi mesi sacrificata e coniugando lavoro e relax.

La fotografia scattata dal Centro Studi Italianway il 3 novembre 2020 ha quindi raccontato che il 20% delle 87mila notti vendute sul portale italianway.house da gennaio a novembre 2020 è stato all’insegna dell’holiday working, con un budget medio messo in campo di 120€/150€ a notte.

Il criterio principe di selezione della casa per l’estate 2020 è stato sicuramente la SICUREZZA e già nel maggio 2020 abbiamo lanciato il Protocollo di pulizia e sanificazione” ed il filtro, creato ad hoc sul portale italianway.house, per caratterizzare gli immobili con garanzia di disinfezione” e consentire ai viaggiatori una vacanza in sicurezza.

 

Le destinazioni che nell’estate 2020 sono andate per la maggiore per soggiorni all’insegna dell’holiday working sono state la montagna di Bormio, le colline delle Langhe e poi il mare della Puglia; poi Termoli, tutte le Marche (soprattutto il Conero) e tutta la Liguria (soprattutto Rapallo, Cinque terre, Alassio e Finale ligure).

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IL NUOVO HOLIDAY WORKING 2021 FORMATO FAMIGLIA (CON NONNI VACCINATI AL SEGUITO)

L’accelerazione della campagna vaccinale e le parole del Presidente del Consiglio Draghi sull’allentamento delle restrizioni e sui “pass” per la ripartenza del turismo si sono tradotti in un’impennata di prenotazioni (+del 33%), con picchi di 80mila euro al giorno.

Ed anche l’estate che abbiamo davanti appare senza dubbio caratterizzata dalla commistione lavoro-vacanza tanto che sul portale italianway.house è stata creata una sezione ad hoc dal nome appunto “HOLIDAY WORKING – ALLOGGI PERFETTI PER SMART WORKING”.

Di fatto gli italiani progettano fughe dalle grandi città (lo dimostrano anche le tante prenotazioni che stiamo ricevendo sui weekend di maggio e giugno), senza aspettare l’estate vera e propria.

Ricercano centri minori per trascorrere periodi tra lavoro ed outdoor, in un ambiente più sicuro perché meno affollato ed in case con caratteristiche ben precise e adatte ad accogliere famiglie con genitori che lavorano da remoto e figli o non ancora in età scolare o liceali-universitari, quindi studenti in didattica a distanza. Molto spesso con nonni al seguito, soprattutto se già vaccinati.

Quindi mentre nell’estate 2020 abbiamo visto affermarsi un soggiorno all’insegna dell’holiday working di solito con due o tre gruppi familiari, con coppie con figli o senza, prenotando ville anche con 12 posti letto (oppure gruppo composto da 4-6 amici, tutti libero professionisti che, dopo dieci giorni di auto isolamento nelle rispettive case in città avevano deciso di trasferirsi per lavorare da remoto in un centro minore), per l’estate 2021 la tendenza è invece quella di soggiornare con il proprio nucleo familiare allargato.

I nuovi numeri

La fotografia scattata dal Centro Studi Italianway racconta che il 35% delle 43mila notti prenotate (dal primo gennaio di quest’anno al 15 aprile 2021 ha come finalità l’holiday working: la durata media dei soggiorni è di 19 notti con un budget medio messo in campo pari a 3.243 € per l’intero soggiorno, corrispondente a una tariffa media di 170€ a notte.

Le tariffe dei soggiorni già prenotati con questa specifica finalità vanno da 49 € a notte a 2.000 € a notte e hanno una finestra di prenotazione di circa 4 mesi (si prenota con 4 mesi di anticipo rispetto al soggiorno) scegliendo tariffe flessibili e rimborsabili.

Il numero medio di persone per soggiorno è 3,9 ma si arriva fino a nuclei di 12 persone per ville o prenotazioni multiple (strutture con più case nello stesso ambito).

Le destinazioni più prenotate quest’anno esulano dalle principali rotte turistiche consolidate negli anni; sono quindi isolate e raggiungibili in auto o traghetto.

Continuano ad essere top performer destinazioni in cui è possibile prenotare case fuori dai centro storici ma con tutti i servizi facilmente raggiungibili come Termoli (Molise), Muravera (Sardegna), Monopoli, Castellana Grotte e Lecce in Puglia; Sirolo nelle Marche, Marone sul Lago di Iseo; il Bormiese e Valdisotto in Lombardia; Andora e Sanremo in Liguria. Benissimo Avola, in provincia di Siracusa e soprattutto Lampedusa. Si conferma top performer la Costa Smeralda.

Insomma, tanto mare per gli italiani ma anche località di montagna. Nel complesso la Puglia la Liguria e le isole sono già state identificate come mete per passare un periodo di relax, con la possibilità di lavorare negli alloggi scelti, mentre ci si attendono prenotazioni fino all’ultimo minuto in Toscana, Marche, Calabria e nelle località montane.

L’andamento delle prenotazioni (con tanti viaggiatori del Nord Europa che stanno prenotando su mete come Lampedusa per il mese di ottobre) ci consente di dire già oggi che questa seconda stagione di holiday working, caratterizzerà non solo l’estate ma anche l’autunno 2021.

22 Dicembre 2020

Autore:

MARCO CELANI

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